sabato 22 maggio 2010

Antimedale

Arrampicata (sostenuta) nel Lecchese

Non capita spesso che ci si mette d’accordo, ma alla fine siamo addirittura in tre. Stefano, Matteo ed io. Dato che non siamo ancora in buona forma e visto anche la cordata allungata, decidiamo di fare qualcosa di tranquillo ma comunque gratificante. Optiamo per la parete dell’Antimedale. Andare all’antimedale ad arrampicare presenta sicuramente dei vantaggi: primo tra tutti la comodita’ nel raggiungere la zona, non da ultimo il breve avvicinamento alla parete. Mi ricordavo di esserci gia’ stato l’anno scorso, dove con il mio socio Marcello e l’amico Pirons, avevamo gustato una bella via, Miriam al pilastro Irene: via sportiva di buon grado con un paio di passaggi di stile, che hanno soddisfatto il mio gusto da arrampicatore della domenica. Oggi niente grosse emozioni, stiamo con le orecchie basse e facciamo la via Chiappa. Per quanto leggevo dai resoconti stampati, mi aspettavo certo qualcosa di piu’ unto; invece mi sono addirittura divertito e quasi non ho fatto nemmeno caso al fatto che la via si presentava ai miei occhi piuttosto arboricola. Inizio un po’ troppo elementare e verdeggiante, prosegue per diedri accoglienti e si rinnova con un passaggino leggermente strapiombante. Nel complesso via tradizionale semplice, logico percorso di salita della parete, divertente e da integrare in piu’ punti. Vista bellissima su Lecco. Evitare credo i mesi piu’ caldi e’ indicato. Bravi tutti, senza troppo sudare siamo in cima alla via e gia’ pensiamo ai panini e alla birra. Discesa veloce dal sentiero, ringraziando di abitare in una zona con cosi’ facile accesso al mondo dell’arrampicata.

Alberto

a metà via

panorama su Lecco

il Teo che sale

Stefano segue

il lupacchiotto

domenica 16 maggio 2010

Barbaresco

Escursione nei sentieri del Barbaresco

Ancora una volta il sole sorride alla gita del CAO e domenica 16 maggio, dopo settimane di diluvi torrenziali, torniamo a rivedere il sole, e così possiamo iniziare la gita con la prospettiva di una bella giornata: la realtà supererà di gran lunga le nostre aspettative. Da Como, dopo la consueta sosta in autostrada, raggiungiamo Alba dove ci fermiamo per una breve sosta logistica e, con grande amarezza di molti, non abbiamo tempo di fare un giro al luna park presente in piazza. Ripartiti, in breve raggiungiamo Madonna di Como dove ci uniamo agli amici del CAI di Alba e iniziamo la camminata: somma delusione per i molti che pensavano si andasse subito a mangiare! Sotto un sole scintillante, e con un cielo abbastanza terso, camminiamo tra vigne e campagne, potendo ammirare un orizzonte disegnato dalle sagome delle Alpi. Scenario ineguagliabile quello che godiamo nella sosta rifocillamento: dalla sommità delle Rocche dei sette Fratelli, oltre ad ammirare la particolarità del canyon, godiamo una vista sull’arco alpino in quasi tutta la sua interezza. Poi la seconda parte della gita: la frugale merenda sinoira che contraddistingue le gite in territorio Piemontese. A tal proposito, non sprecherò parole per descrivere ciò che solo il gusto può capire: come per ogni camminata, anche per la merenda... è stata una faticata, ma ne valeva proprio la pena. Per quanto riguarda il viaggio di ritorno: non pervenuto! Buio totale!

Alessio Mazzocchi


venerdì 7 maggio 2010

Selvaggio Blu

Celebrazione del 125°
Trekking in Sardegna

7 Giorni di trekking lungo la costa est della Sardegna, area dell'Ogliastra, fra Orosei e Arbatax.


La famosa punta Pedra Longa, punto di partenza del trek


Cala Goloritzè con l'omonima guglia


Campo nella meravigliosa Cala Goloritzè


Sbarco viveri e materiale a Cala Goloritzè


Su un piatto di sughero un'ottima cena


Colazione a Ololbissi su un tavolo di foglie di ginepro



Oltre 50 m di calata in doppia


Passaggi tecnici in un mondo selvaggio


Tratto esposto con mare Blu


Gruppo felice a Cala Sisine